Dei e Miti a Ostia antica
26/11/2019—16/02/2020
Dei e miti attraverso i manufatti ostiensi
Parlare di dei e miti ad Ostia antica è argomento quanto mai vasto, anzi sterminato. In questa edizione di "Eppur si espone" si è scelto di esporre alcuni oggetti significativi relativi a divinità del pantheon romano attestate a Ostia e dei relativi miti.
Il tema dei miti e degli dei è documentato ad Ostia da un ricco repertorio figurativo, di cui in quest'occasione si presenta una selezione di reperti differenti per tipologia, cronologia, provenienza e materiale e che, in alcuni casi, offrono un diretto riflesso del microcosmo religioso che caratterizzava Ostia.
Eccezionale per le sue dimensioni è la lucerna in terracotta con due becchi (bilicne) in cui è ritratto Giove con gli attributi che lo contraddistinguono: l'aquila, il fulmine e la lancia. Su un'altra lucerna in terracotta è raffigurata invece la Triade Capitolina, costituita da Giove, Giunone e Minerva. Un Ercole banchettante è ritratto nel bronzetto che ritrae il mitico eroe, adorno di leontè (pelle di leone) e clava. Alla sfera dionisiaca rimanda il bel rilievo in marmo decorato con un Papposileno, raffigurato nell'atto di versare da un vaso (kantharos) del liquido su un altare fiammante.
Sono in bronzo anche le statuette di un grazioso puttino, di Pan e l'applique che illustra la scena, molto nota nella tradizione letteraria antica, dell'unione tra Leda e Zeus, quest'ultimo sotto le mentite spoglie di un cigno. Un riferimento all'epica omerica si coglie nel frammento di matrice decorato con la scena di Ulisse e le Sirene, che diversamente dall'immaginario collettivo moderno sono ritratte come esseri metà donne e metà uccello.
Il supporto di lucerna in terracotta a forma di monumentale ingresso ad un tempio offre un diretto richiamo alle origini e alla storia di Roma: all'interno del frontone triangolare, sormontato da un'aquila, è raffigurata una lupa che allatta i mitici gemelli Romolo e Remo; lateralmente si distinguono due personaggi maschili con un cavallo da identificare con i Dioscuri. I Dioscuri sono divinità strettamente legate ad Ostia, in quanto protettori della navigazione, una delle prerogative più importanti della città.
Accanto ai culti ancestrali, i sacra patria, ritroviamo i sacra peregrina o culti stranieri: di essi fanno parte Mitra, Cibele/Magna Mater con Attis e i culti egizi, tra i quali Iside e Serapide.
Cibele è qui rappresentata su due lucerne in terracotta insieme ai due leoni; ma il documento più emblematico e rappresentativo è costituito dall'antefissa ogivale che ritrae Cibele, sempre affiancata da due leoni, ma su una nave: questa rappresentazione sembra voler riecheggiare l'approdo della dea via mare sul litorale laziale con un richiamo storico al momento in cui fu introdotto il culto di Cibele a Roma.
Altrettanto diffuso era ad Ostia il culto di Iside, divinità egizia, qui documentata da due statuette in marmo, di cui una particolarmente pregevole in alabastro verde: Iside è ritratta nell'abito usuale, ovvero una lunga tunica su cui è presente il nodo isiaco. Un simbolo riferibile ad Iside è il crescente lunare che troviamo rappresentato su una lucerna in terracotta.
"Dei e Miti" è esposta nel Museo Ostiense, Sala XI, a partire dal 26 novembre 2019.