Forme dell'abitare a Roma. Echi dell'antico nell'architettura del primo Novecento. Call for papers.

04—31/01/2021

Il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'architettura (DSDRA) della
Sapienza, Università di Roma, bandisce una call for papers per selezionare i
contributi del convegno internazionale “Forme dell’abitare a Roma. Echi dell’antico
nell’architettura del primo Novecento”, che si terrà nei giorni 11 e 12 Novembre 2021 a
Roma.
Il convegno intende focalizzare l’attenzione sul tema dell'architettura residenziale a
Roma mettendo in relazione gli studi sulle tipologie e sul linguaggio architettonico
dell'antichità con le esperienze dei primi decenni del Novecento, realizzate
contestualmente allo sviluppo abitativo della Capitale.
Sebbene l'architettura di Roma imperiale e quella della Capitale postunitaria siano
due realtà lontane sul piano cronologico, trovano un punto di contatto nella fortuna di
cui l’antico ha goduto in quanto modello per applicazioni e sperimentazioni
progettuali.
Mai nella storia dell’edilizia abitativa come nel primo Novecento la riscoperta di
interi isolati di abitazioni – in particolar modo a Ostia i «caseggiati» riportati alla
luce dagli scavi sistematici di Dante Vaglieri fino a quelli di Guido Calza e di Italo
Gismondi nel primo dopoguerra – influenzò la progettazione architettonica coeva,
non soltanto sotto l’aspetto formale.
Il convegno sarà dunque suddiviso in due sessioni fra loro complementari, una
dedicata all’architettura antica e l’altra alla progettazione della Roma del primo
Novecento.
Nella prima sessione saranno benvenuti interventi dedicati ai seguenti temi: la storia
degli scavi di Ostia e di Roma fra fine Ottocento e inizio Novecento (in relazione alle
indagini sulle architetture residenziali), con focus sulle modalità di scavo, sui
protagonisti e la loro formazione e in generale sull’influsso che la temperie culturale
e il dibattito architettonico coevo hanno esercitato sulla comprensione e lo studio
dell’antico; il rapporto fra la decorazione e il linguaggio architettonico nell’edilizia
residenziale (uso dell’ordine architettonico, definizione delle facciate, uso dei
materiali); le diverse forme dell’abitare dalla scala architettonica con particolare
attenzione alle tipologie della domus e del caseggiato (caratteristiche e innovazioni
dei programmi funzionali e distributivi), a quella urbanistica e del disegno
dell’impianto urbano.
Nella seconda sessione verranno accolti contributi relativi ai seguenti temi: la
formazione accademica degli architetti operanti nel primo Novecento con affondo
sulle modalità di studio dell’antichità e sulle implicazioni relative alla scuola di
architettura; i protagonisti attivi nella progettazione della città di Roma nella sua
crescita post-unitaria (Alberto Calza Bini, Gustavo Giovannoni, Innocenzo
Sabbatini, Mario De Renzi e altri); la ripresa e la comprensione, più o meno
profonda, dell’antico dimostrata nelle esperienze architettoniche di questi
protagonisti; il tema della decorazione architettonica considerato nel suo delicato
rapporto di richiamo, citazione, reinvenzione dell’antico e nella sua progressiva
perdita di organicità nella composizione architettonica contemporanea; le forme
dell’abitare alla scala architettonica (programmi funzionali e distributivi, definizione
delle tipologie) e caratteri degli impianti urbani di fine Ottocento e inizio
Novecento.
L’auspicio del convegno è quello di mettere in connessione tematiche finora afferenti
ad ambiti separati, facendo convergere figure di interessi e formazioni diverse come
quelle di archeologi, storici dell’architettura, architetti, storici, col fine di generare un
dibattito trasversale che permetta di comprendere meglio sia l’impatto che le
scoperte archeologiche dell’architettura residenziale di Roma e soprattutto Ostia
hanno avuto sulla progettazione edilizia del Novecento sia le ricadute che questo
interesse ha avuto sulla storia degli studi e sulla comprensione delle architetture
antiche.

Iscrizione
Gli studiosi sono invitati a proporre i propri soggetti (in lingua italiana, francese o
inglese) entro il 31 gennaio 2021 al seguente indirizzo: convegnofar@gmail.com.
La proposta di partecipazione dovrà essere corredata di un abstract di 2000 battute,
spazi inclusi, nel quale si dovrà specificare il nome completo del proponente,
l’istituzione o l’ente di afferenza, la sessione a cui si intende aderire, il titolo e la
proposta di intervento, nonché un CV di 500 parole del proponente.
I risultati della selezione saranno resi noti entro il 15 febbraio 2021 e agli studiosi
sarà chiesto di consegnare il contributo completo entro il 15 giugno 2021.
I contributi verranno raccolti e pubblicati in un volume dedicato al tema che sarà
edito entro il 2021.


Sessioni del Convegno:
Architettura antica
- Storia degli scavi di Ostia e di Roma fra fine Ottocento e inizio
Novecento
- Impianto urbano
- Impianto architettonico: forme, funzioni e strutture dell’abitare, la
Domus e il Caseggiato
- Linguaggio architettonico e decorazione
Architettura del Novecento
- Formazione accademica degli architetti e studio dell’Antichità
- Protagonisti
- Caratteri degli impianti urbani di fine Ottocento e inizio Novecento:
la concezione dei nuovi quartieri in relazione alle strutture romane
- Impianto architettonico, forme, funzioni e strutture dell’abitare:
l’edilizia popolare, la palazzina, i villini.
- Linguaggio architettonico e decorazione

Organizzatori
Simona Benedetti, Flavia Benfante, Daniele Bigi, Lorenzo Kosmopoulos
(Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'architettura - Sapienza Università di Roma)


Patrocinio

ATER Roma (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Roma)
Centro di Studi per la Storia dell'Architettura
Istituto Nazionale di Studi Romani
Parco Archeologico di Ostia Antica


Comitato scientifico
Simona Benedetti, Stefano Borghini, Marina Cianetti Magnani, Piero Cimbolli
Spagnesi, Alessandro D'Alessio, Valentina Di Prima, Maria Luisa Neri, Carlo
Pavolini, Augusto Schiavi, Andrea Sciandivasci, Stefania Portoghesi Tuzi,
Alessandro Viscogliosi, Rita Volpe, Massimo Zammerini

Convegno FAR 2021