Il restauro dell'oratorio e dell'affresco di Sant'Ippolito
Ha riaperto al pubblico per tutto l'autunno il complesso di Sant'Ippolito all'Isola Sacra (Fiumicino) consistente nella basilica paleocristiana martiriale nella quale fu sepolto il martire Ippolito (santo patrono di Fiumicino), l'Antiquarium nel quale sono esposti il ciborio marmoreo pertinente alla basilica e alcune iscrizioni tra cui quella che cita il martire Ippolito, la torre campanaria romanica e il piccolo oratorio nel quale si conserva, sopra l'altare, un affresco raffigurante il martirio di Sant'Ippolito. Il complesso, che ha visto all'inaugurazione la partecipazione del ministro della cultura, è stato riaperto a conclusione di due interventi di restauro: l'uno, di consolidamento, alla torre campanaria romanica, l'altro all'oratorio e all'affresco.
Con orientamento ortogonale rispetto al convento, l'oratorio dedicato al martire Ippolito, fu fatto realizzare dal cardinal Rezzonico nel 1753 per onorare la memoria del santo che verosimilmente fu annegato nelle cisterne sottostanti il complesso.
All’interno della cappella, a causa di condizioni di deterioramento pregresse e prolungate nel tempo, dovute essenzialmente a fattori ambientali quali l’umidità di risalita, sono stati effettuati nel corso del tempo numerosi interventi di restauro e rifacimenti parziali, che purtroppo non sono stati risolutivi.
Le principali cause di degrado riscontrabili sugli apparati decorativi all’interno della cappella, un altare decorato con lastre marmoree policrome sormontato da un affresco, sono riconducibili alla presenza di umidità di risalita capillare e alle variazioni termo igrometriche ambientali.
L’intervento di restauro ha avuto la finalità di restituire leggibilità al manufatto, sia attraverso il contenimento dei fenomeni di degrado, sia mediante la rimozione delle sostanze di restauro che alterandosi avevano reso incomprensibile la lettura dell’opera.
L’ intervento di pulitura è stato effettuato mediante un prodotto green a basso impatto ambientale che ha permesso di recuperare completamente la lettura dell’affresco. Sui manufatti lapidei un ruolo importante è stato affidato alla presentazione estetica: dopo i consueti interventi di consolidamento e la rimozione delle precedenti integrazioni, si è deciso di lasciare a vista il peperino, pietra che costituisce la struttura dell’altare, come superfice di finitura neutra sottolivello; le specchiature marmoree del paliotto d’altare sono state integrate leggermente sottolivello, con una malta simile al peperino per cromia, ma con inclusi di pozzolana nera.
(a cura di Tiziana Sorgoni)