Ostia racconta - Il giovane di Sant'Ippolito a Isola Sacra
Il "Giovane di Sant'Ippolito" è il nome con cui viene indicato lo scheletro, molto ben conservato e rappresentato, di un giovane adulto proveniente da un piccolo gruppo di sepolture di età tardo antica ritrovate e scavate nella zona di Sant'Ippolito presso l'Isola Sacra.
L'analisi antropologica di questi resti ci consente di ricostruire alcuni aspetti della vita di questo ragazzo.
Le due fondamentali determinazioni antropologiche, il sesso dello scheletro e l'età a cui è sopravvenuta la morte, si basano su dettagliate osservazioni.
Sappiamo che si tratta di un giovane maschio principalmente dalla morfologia del suo bacino, ma anche dalle caratteristiche del suo cranio ben conservato, oltre che da una complessiva robustezza e da alcune misure (ad esempio la testa del femore) che rientrano nei parametri previsti per il sesso maschile.
Quanti anni aveva il ragazzo di Sant'Ippolito? L'accrescimento delle sue ossa non era ancora terminato, alcune estremità delle ossa lunghe non si erano ancora fuse con la porzione centrale dell'osso e le suture del cranio sono ancora molto evidenti; i denti inoltre sono poco usurati e non presentano segni di carie o altre lesioni. Di questo scheletro ben conservato è arrivata integra fino a noi anche la sinfisi pubica, una piccola parte del bacino molto utile nella determinazione dell'età e che presenta una morfologia irregolare poco usurata. Tutte queste caratteristiche concordano per l'attribuzione di una giovane età dell'individuo, che può essere collocata tra i 18-19 anni.
Infine un'ultima considerazione. Ci troviamo al cospetto di uno scheletro molto robusto e di considerevoli dimensioni. L'integrità dei femori ci permette di misurarne la lunghezza e, tenendo presente che il loro sviluppo non è ancora completo, possiamo stimare che, una volta terminato il processo di accrescimento, il giovane di Sant'Ippolito avrebbe potuto raggiungere almeno i 176 centimetri di altezza.
Attualmente il Giovane di Sant'Ippolito è ancora oggetto di studio presso il Servizio di Antropologia del Parco Archeologico di Ostia Antica, insieme agli altri individui provenienti dallo stesso scavo, per valutarne attentamente lo stato di salute. È previsto, inoltre, uno studio approfondito della chimica dell'osso che molto ci rivelerà su abitudini alimentari e provenienza di questo come degli altri individui.
Infine, il Servizio di antropologia ha avviato un programma di realizzazione di animazioni 3d di alcuni degli individui oggetto di studio. Il Giovane di Sant'Ippolito, in particolare il suo cranio, è stato il primo ad essere sottoposto a questo rilievo tridimensionale.