Caseggiato dei Dolii
Il caseggiato, con funzione commerciale, sorse contemporaneamente alla vicina Insula dei Dipinti in età adrianea (117-138 d.C.).
Era caratterizzato da una fila di botteghe aperte sulla strada e da un vasto spazio retrostante: quest’ultimo fu trasformato agli inizi del III secolo d.C. in deposito di grandi contenitori per liquidi (olio, vino), che venivano in parte incassati nel terreno (dolia defossa).
Alcuni doli conservano ancora incisi dei numeri, che ne indicano la capacità in amphorae, unità di misura che equivaleva a circa 26 litri.
All’interno dei dolia sono state trovate circa 400 matrici di terracotta, forse per dolci, con raffigurazioni mitologiche, teatrali, erotiche e circensi, da distribuire nel corso dei banchetti pubblici o venduti in occasione degli spettacoli.
Vedi anche:
- L'area centrale e i complessi di rappresentanza
- Molino del Silvano
- Casa di Diana
- Thermopolium di Via di Diana
- Museo - Casone del Sale
- Mensola della Sinagoga
- Caseggiato dei Dolii
- Insula di Giove e Ganimede
- Castrum repubblicano
- Caseggiato dei Triclini e Foro della Statua Eroica
- Capitolium
- Cd. Sacellum dei Lares Augusti
- Tempio di Roma e Augusto
- Latrina presso le Terme del Foro
- Terme del Foro
- Palestra delle Terme del Foro
- Basilica
- Cd. Curia
- Tempio Rotondo
- Caseggiato del Larario
- Horrea Epagathiana et Epaphrodithiana
- Area Sacra Repubblicana
- Tempio di Ercole
- Terme di Buticoso
- Cd. Piccolo Mercato